Turchia - Pamukkale
Turchia - Pamukkale |
Pamukkale, che in turco significa "castello di
cotone", è un sito naturale della Turchia sud-occidentale, nella provincia di Denizli, prossimo all'omonimo abitato. L'antica città di Hierapolis venne costruita sulla sommità del
bianco castello che copre un'area di 2700 metri di
lunghezza e 160 d'altezza. Può essere visto da grande distanza, perfino quando
ci si trova sul lato opposto della vallata, a circa 20 km dalla città di Denizli.
Pamukkale si trova nella regione interna Egea,
nella valle del fiume Menderes,
che crea un clima temperato per buona parte dell'anno.
I movimenti tettonici non solo hanno causato frequenti terremoti,
ma hanno anche permesso la nascita di numerose fonti termali. L’acqua che ne
sgorga è sovrasatura di ioni calcio e di anidride carbonica, che forma con
l’acqua acido carbonico. Emergendo, l’acqua perde gran parte dell’anidride
carbonica, spostando l’equilibrio chimico da bicarbonato a carbonato di calcio
che, anche a causa dell’abbassamento della temperatura, precipita dando luogo
alle caratteristiche formazioni, costituite da spessi strati bianchi di calcare e travertino lungo il pendio della montagna,
rendendo l'area simile ad una fortezza di cotone o di cascate di ghiaccio.
Pamukkale è un importante centro
turco per i turisti che viaggiano dalle coste dell'Adalia e
del Mar Egeo per vedere questo luogo che, in coppia
con Hierapolis,
è uno dei Patrimoni dell'umanità dell'UNESCO.
Esistono pochi luoghi al mondo simili a questo, ad esempio leMammoth Hot Springs negli USA, le terme di Saturnia in Italia, e Huanglong nella provincia cinese di Sichuan (altro sito dell'UNESCO).
Sfortunatamente Pamukkale venne
abusata nel tardo ventesimo secolo,
alcuni hotel furono costruiti sopra al sito, distruggendo parte delle rovine di
Hierapolis. L'acqua calda fu incanalata allo scopo di riempire le piscine
artificiali degli alberghi. Gli scarichi di queste ultime per anni riversarono
le acque reflue direttamente sul sito contribuendo in maniera determinante
all'inscurimento delle vasche calcaree. Fu anche costruita una strada asfaltata
in mezzo al sito per permettere ai visitatori di raggiungere la parte alta
della formazione in bici, moto o a piedi. Inoltre fu concesso a questi ultimi
di lavarsi all'interno delle vasche calcaree utilizzando detergenti di natura
industriale aggravando ulteriormente il problema.
A seguito dei danni prodotti,
L'UNESCO è intervenuta, predisponendo un piano di recupero nel tentativo di
invertire il processo di inscurimento. Gli hotel furono demoliti, e la strada
coperta da piscine artificiali che sono tuttora accessibili, a differenza del
resto, dai turisti a piedi nudi. Una piccola trincea è stata scavata lungo il
bordo, al fine di recuperare l'acqua ed evitarne la dispersione. Le parti brune
sono sbiancate lasciandole al sole, in assenza di acqua per diverse ore al
giorno. Per questo motivo molte piscine sono vuote. Alcune aree sono coperte
d'acqua per un paio di ore al giorno, secondo la programmazione mostrata in
cima alla collina. Inoltre il sito è costantemente sorvegliato da addetti che
impediscono ai visitatori di abusare dei luoghi. Grazie a questi interventi il
luogo sta lentamente riprendendo il suo naturale colore bianco.
L'attività vulcanica sotterranea
che ha generato le fonti termali, permette anche all'anidride carbonica di fuoriuscire generando quella che
viene chiamata "Plutonium",
formata interamente da plutone, e che significa "luogo del dio
della morte".
(source: http://it.wikipedia.org/wiki/Pamukkale)
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